
Borse, scarpe, cinture e stivali in pelle di pitone, di coccodrillo, di alligatore. La pelle di rettile è un vero evergreen della moda: ecco i motivi del suo successo, e i trucchi per mantenerla bella nel tempo
Quando pensiamo ai serpenti e ai coccodrilli pensiamo in primo luogo al pericolo: siamo infatti abituati a guardare con timore a questi rettili, i quali non a caso abbondano nei film d’avventura di tutti i tempi. Nel mondo della moda, però, questi rettili diventano d’un colpo sinonimo di lusso. Borse di pitone, stivali di coccodrillo, portafogli di alligatore: tutti i più grandi stilisti del mondo esibiscono capi e accessori in pelle di rettile, i quali riescono da soli ad esaltare un intero outfit. Ma quali sono le principali caratteristiche delle pelle di rettile? E come si può distinguere una vera pelle di pitone o di coccodrillo da qualche imitazione? E, soprattutto, come ci si può prendere cura delle pelle di rettile, in modo da mantenerla bella nel tempo?
Le caratteristiche della pelle di rettile
Provare – toccare – per credere: chi non ha mai posseduto un paio di scarpe in pelle di rettile o magari una borsetta in pitone fa fatica a convincersi che questi pellami sono molto morbidi. Eppure è proprio così: si tratta di pelli estremamente piacevoli al tatto. Prendiamo per esempio la pelle di pitone. Come è noto, questi serpenti sono davvero enormi – potendo raggiungere più di 10 metri di lunghezza – e permettono dunque di confezionare capi e accessori con una certa libertà. Si tratta di un pellame estremamente elastico e morbido, il quale però, nonostante queste peculiarità, si conferma comunque più resistente della classica pelle di vitello e di maiale. E non è tutto qui: grazie ai magnifici colori di questa pelle, molto spesso gli stilisti decidono di rinunciare a qualsiasi colorazione superficiale, partendo dal presupposto che questa pelle, al naturale, è già perfettamente decorata. Gli accessori realizzati in pitone e in genere con della pelle di rettile sono tendenzialmente realizzati a mano e sono unici, in quanto ogni pellame presenta delle caratteristiche differenti. Ma come si distingue la vera pelle di rettile?
Distinguere e riconoscere la pelle di rettile
Forse hai ereditato una borsa in pelle di coccodrillo, o forse stai pensando di acquistare una cintura di serpente in un paese straniero. In tutti i casi, vorresti capire come distinguere la vera pelle di rettile da un falso. Ebbene, visti i livelli raggiunti dalla pelle stampata negli ultimi anni, non è semplicissimo, per un non addetto ai lavori, distinguere la vera pelle di rettile: in molti casi si decide infatti per far passare per pelle esotica della semplice pelle di vitello stampata.
Per prima cosa, è consigliabile guardare il disegno della pelle in questione: è impossibile, per esempio, che esistano due pance o due schiene di un coccodrillo o di un pitone sullo stesso accessorio (tipicamente una borsa) senza che ci siano di mezzo delle cuciture. In questo caso, ci si troverà sicuramente davanti a della ‘semplice’ pelle stampata.
Una volta capito che ci si trova di fronte a della reale pelle di rettile, diventa però interessante capire se effettivamente questa sia di pitone o di coccodrillo. Nel primo caso, ad aiutarci sono le dimensioni e i colori: difficilmente, infatti, è possibile confondere la pelle di pitone con quella di serpenti più piccoli.
Distinguere la pelle del coccodrillo da quella dell’alligatore non invece è facilissimo: si tratta in entrambi i casi di pelle pregiata, ma di tipo leggermente diverso. La pelle dell’alligatore viene solitamente riconosciuta per la presenza della cicatrice ombelicale, ovvero di una particolare forma che si individua tra le squame della pancia. Il coccodrillo, da parte sua, non presenta questa caratteristica, ma si distingue invece per la presenza di pori in posizione pressoché centrali sulle squame (segni che invece l’alligatore o per esempio il caimano non presentano).
Ma come si cura e come si pulisce la pelle di rettile?
La pulizia della pelle di rettile
Ancora più degli accessori fatti con della pelle normale, quelli realizzati da abili artigiani con della pelle esotica tendono a migliorare nel tempo. Questo è però possibile, ovviamente, solo a patto di una manutenzione attenta e continua nel tempo. E questa deve essere fatta attraverso una pulizia regolare, la quale parte sempre dalla rimozione dello sporco superficiale e della polvere con un panno morbido e dunque con l’applicazione di prodotti detergenti appositamente pensati per la pulizia delle pelli di serpente e di coccodrillo. Dei normali detergenti per pelle, invece, potrebbero danneggiare e impoverire la pelle esotica!
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